Nuovo progetto complesso scolastico, la posizione di HOSPES.

Si ritiene che sia doveroso da parte nostra fare assoluta chiarezza, rompere il silenzio e precisare una volta per tutte la posizione di HOSPES in merito al “non progetto” presentato dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola sui mezzi di informazione locale, ma che non vede traccia evidente e significativa in ambito amministrativo.

Ancora una volta (è già successo nel recente passato) la Provincia del Verbano Cusio Ossola, ed esplicitamente nelle persone del Presidente Arturo Lincio e del Consigliere Giandomenico Albertella, hanno escluso HOSPES (non si capisce con quale diritto amministrativo e morale), da ogni Loro iniziativa.

Ma andiamo per odine.

- Ai primi di novembre la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, attraverso un comunicato stampa, annuncia che non è più disponibile ad “elaborare proposte o studi di fattibilità tecnico economica da mettere al confronto senza la presenza di due elementi fondamentali come l’idoneità urbanistica ed edilizia di un’area dedicata e la titolarità dell’area stessa”. Inoltre esprime la volontà di collocare, quasi totalmente, l’Istituto “Erminio Maggia” nel Collegio “Rosmini” occupando il complesso senza la presenza di altre destinazione d’uso e di ristrutturare completamente la sede storica di Viale Prof. Albano Mainardi. La Provincia decide tutto questo senza renderci partecipi.

- La Provincia con questo progetto decide in modo unilaterale di retrocedere da un accordo di programma tutt’ora valido e “si dimentica” di coinvolgere, l’unico dei tre partner che sino ad ora ha rispettato gli impegni previsti dal suddetto accordo. HOSPES ha ceduto la sede in Viale Prof. Albano Mainardi e l’ex-cinema “Italia” 𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗲𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼, 𝗱𝗼𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗮𝘂𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶, 𝗻𝗼𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗻 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲.

- Ci si rende conto che se malauguratamente dovesse andare in porto “l’imbroglio” che la Provincia vorrebbe perpetrare, HOSPES apporterebbe più del 45% del valore complessivo! Vorrebbe dire che un privato, quale è HOSPES, detterrebbe quasi la metà del valore di un’opera totalmente pubblica sulla quale non ha giurisdizione alcuna. Ma stiamo scherzando!? Dove si è mai verificata una situazione del genere!?

- Inoltre non si comprende l’interesse nel voler finanziare un progetto all’interno di uno stabile sito in una proprietà privata, il Collegio “Rosmini”, che a suo tempo è stato ritenuto non idoneo dalla stessa Provincia. Infatti nella relazione tecnica sulla criticità degli edifici del 2018 l’Amministrazione Provinciale definiva così la situazione del “Rosmini”: “E’ di proprietà dei padri rosminiani. Le aule sono dislocate nell'ala a nord della collegio ed esiste una promiscuità con l'attività dei padri rosminiani. Dal punto di vista dello spazio destinato alle aule, l'attuale edificio non dispone di spazi adeguati. La struttura non è conforme ai vigenti parametri di sicurezza sismica.

Necessita urgenti interventi di consolidamento dei solai, adeguamento al progetto per l'ottenimento dei CPI, manutenzione straordinaria degli infissi e adeguamento degli impianti. Un eventuale intervento di recupero dell'esistente è disincentivante, ai cui costi non corrisponderebbe un altrettanto auspicabile risultato sotto il profilo del miglioramento del comportamento della struttura. È auspicabile trasferirsi dall'edificio e trovare una temporanea sistemazione, in attesa che venga realizzata la nuova sede”.

𝗣𝗲𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗛𝗢𝗦𝗣𝗘𝗦 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗶𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗩𝗲𝗿𝗯𝗮𝗻𝗼 𝗖𝘂𝘀𝗶𝗼 𝗢𝘀𝘀𝗼𝗹𝗮

non tanto per il comportamento fuori luogo, di per sé molto grave, che caratterizza il modo di operare del Presidente Arturo Lincio e del Consigliere Giandomenico Albertella, bensì per il fatto che questo progetto non ha nulla a che fare con l’opera per la quale HOSPES ha così generosamente donato la sede in Viale Prof. Albano Mainardi, costruita ad hoc nel 1955 e corredata nel corso degli anni, di tutte le dotazioni necessarie allo svolgimento dell'attività didattica: biblioteca, laboratori, impiantistica all’avanguardia, attrezzature professionali.

Ed allora ci chiediamo:

- come possa l’Amministrazione Provinciale, attraverso i propri Organi di Governo approvare questo progetto, certificando così inequivocabilmente, il proprio totale fallimento dell’operazione originaria;

- che cosa ha fatto di concreto l’attuale Amministrazione provinciale se intende investire € 850.000,00 in un edificio non proprio, ed utilizzare, come dichiara, “presumibilmente 4 milioni di euro” derivanti da un mutuo accesso con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo di € 5.000.000,00, iscritto al bilancio provinciale 2006 al capitolo 22523000?

E’ l’affermazione di una sonora sconfitta amministrativa che reca un danno incommensurabile agli Studenti, alle Famiglie, alla Comunità;

- come può avvallare questo progetto il Comune di Stresa, altro partner dell’opera, il quale non ha mantenuto per nulla gli impegni sottoscritti: mettere a disposizione il terreno su cui costruire l’opera, approvare la variante urbanistica e richiedere tutte le necessarie autorizzazioni, nonché trasferire alla Provincia la somma di € 300.000,00 (non se ne trova traccia) ottenuta dalla vendita dell’ex cinema “Italia” a seguito (tanto per cambiare) della donazione dell’edificio da parte di HOSPES nel lontano 1982!

HOSPES proseguirà l'azione legale già avviata nei confronti delle Amministrazioni suindicate, 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝘀𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗴𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘁𝗿𝗶𝘀𝘁𝗲 𝘃𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮. Ci auspichiamo che gli Studenti, le Famiglia e la Comunità, siano al nostro fianco in questo conflitto per il quale abbiamo sacrificato tutto il nostro patrimonio.

#laScuolachevorremmo

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